EPISODIO II
Molte cose nella nostra quotidianità sono cambiate dal 2020. Abbiamo tutti bisogno di più sicurezze rispetto a prima, abbiamo bisogno di credere che quello che stiamo facendo è la cosa giusta da fare, è logica, è la migliore, vale per tutti vax novax /pass nopass. Innanzitutto perché costa fatica cambiare, perché la Pandemia ha cambiatonovax
priorità e senso delle cose, e si fatica a rimetterle in ordine. Ascoltando i discorsi della gente, provate a farlo senza filtri, si sentono solo giudizi sentenze. Abbiamo bisogno di credere, abbiamo bisogno di una fede che ci porti oltre lo smarrimento e la paura che ancora abbiamo dentro. L’emergenza sanitaria ha le sue conseguenze: i morti, l’ansia, il sottostare a norme che privano la libertà, il pensare solo a Covid e parlare solo di Covid, l’accettare il non senso come buon senso, la scienza come atto di fede. La pandemia ha messo a nudo le nostre fragilità e per sorreggerle abbiamo tutti costruito un muro di cemento fatto di tensione e certezze. Non ci accorgiamo nemmeno di chiedere la protezione di un recinto, vale per i no e i pro di qualsiasi tesi, per poter ri-definire chi siamo e con chi stiamo. Come se senza Covid fossimo stati immortali abbiamo ri-scoperto di esserlo, mortali, la paura regna su tutti. Abbiamo riscoperto che la vita è fragile. Alla prevenzione, utile, si aggiunge una sorta di gestualità superstiziosa, sfregarsi le mani più che disinfettarle, la mascherina ovunque come scudo, che poi tocchiamo con dita che potrebbero essere infette, e così via, il gesto ci protegge, la buona condotta ci salva. I Romani la chiamavano Superstitio, passare sopra la morte diceva Cicerone “… sono chiamati superstiziosi quelli che trascorrono intere giornate a pregare e a far sacrifici perché i propri figli sopravvivano- siano superstiti * Il gesto che diventa fede, diventa salvezza. La Pandemia ha cambiato tutto, ma non allo stesso modo e non in modo uguale per tutti. Qualcuno ne ha subito il danno economico, ad altri ha aumentato le ipocondrie, le donne hanno aumentato il loro carico di responsabilità e di silenzi. Solo i misantropi dicono di essersi goduti il momento di chiusura sociale, nascondendo la paura in comportamenti ossessivi. Le solitudini hanno fatto tane profonde. I bambini e gli adolescenti avranno un’esperienza nuova, occhi diversi per vedere il futuro, e solo fra qualche anno capiremo il loro sguardo, per ora sappiamo che la didattica a distanza li ha distanziati dalla Scuola come formazione. Esultano le case farmaceutiche, non solo per i vaccini, ma per gli ansiolitici e tutti i farmaci da ipocondria. Logistica ed e-commerce vincono, piccoli artigiani e locali pubblici si attaccano alle risorse, a volte anche al tram, la pubblica amministrazione è sempre salva, anzi aumenta gli addetti e fa per conto suo in tema sicurezza e vaccini. Un’Italia a diverse velocità in economia, dove pochi stanno sorpassando molti e di parecchio, la massificazione che era già un processo in atto, sta accelerando! L’individualità non esiste più, l’individuo esiste solo se ricondotto a un’appartenenza, perché la società ha bisogno di controllo, non di autocontrollo, e ancor meno di coscienza. I nostri comportamenti che già da prima dovevano rientrare, spinti o guidati, nei corretti comportamenti previsti dai piani economici, ora devono rientrare anche in quelli previsti dai piani sanitari dove non è previsto il dubbio, o stai di qua o stai di là, chiusi da un recinto. Numeri, percentuali statistiche, sono prese come messaggi divini, sono la nuova religione attraverso la quale decidiamo, o meglio ci facciamo decidere, nuovi ordini morali, nuove libertà, nuove democrazie insegnate dai più democratici, perché c’è sempre chi ne sa di più, chi è più uguale tra gli uguali, dimenticandosi che apparteniamo tutti al genere umano donne uomini e qualsiasi altro genere sessuale gradiate essere o pensare di essere.
Abbiamo alzato muri perché nessuno possa toccare, spostare, confutare le fragilissime certezze a cui ci hanno convinto, a cui ci siamo aggrappati visto che faticosamente abbiamo dovuto dare un senso alle scelte fatte al posto nostro, calate dall’alto. La pandemia, i vaccini, le restrizioni, i DPCM, la frustrazione di non avere una prospettiva futura, l’annullamento della possibilità decisionale in merito alla nostra vita le colpe continue appoggiate sull’individuo che ci hanno messo uno contro gli altri dico uno perché ci sentiamo soli. Anche chi crede nella Provvidenza pensa che ci sia sempre una scelta, che non tutto sia scritto. Dio vede ma ci lascia margine per Essere. L’uomo poi decide cosa è bene e cosa è male, e la chiama morale. Che tu sia Novax Sipass cambia poco. Si sceglie la bandiera, il bisogno di trincerarci dentro un muro di certezze, e poi di esporla questa bandiera, come una conquista, un atto di fede appunto, per sentirsi parte della ragione e di una logica. Ma quale logica, la logica di per sé è un metodo, che serve a mettere in ordine i presupposti dati. Solo che i presupposti, in questo caso, non sempre sono limpidamente certi, meriterebbero almeno il beneficio del dubbio. Perché il dubbio produce da sempre benefici, è per fugare i dubbi che nasce il metodo scientifico, è dal dubbio che nasce la ricerca. La filosofia della scienza moderna basa le sue teorie sul concetto di relatività, ogni cosa esiste in relazione a qualcosa d’altro, persino l’esperimento è in relazione allo sperimentatore, lo dicono la fisica quantistica delle particelle e la psicologia sociale di Milgran. Noi invece stiamo stabilendo presupposti certi più per partito preso che per assunto scientifico. Ipse dixit! È ritornato in campo per tutte le fazioni. Partito preso, e partito fa sempre rima con politica, appartenenza. Provate ad ascoltare una discussione tra le due fazioni di cui tanto si parla, entrambe non accettano dubbi, probabilità mediazione di idee, entrambe sono convinte di essere nel giusto assoluto e quindi chi è contro è nemico, ostacolo. Hey qualcuno è rimasto abbastanza aperto di mente per accorgersene? E anche questo è un punto di vista, è la terza via, quella umana del dubbio della ragione e ottimismo della volontà. Ci siamo divisi in due ma come in una sorta di specchio ognuno ritiene di essere nel giusto rispetto all’altro portando argomenti vari, a volte fin troppo vari. Ci sentiamo figli della verità, entrambi aspettiamo che mamma ci aduli, ci sgridi, ci perdoni, ci dia in premio le caramelle dopo averci puniti. Abbiamo bisogno di credere di avere fatto la scelta migliore e quindi dobbiamo combattere chi ne fa un’altra. Avete presente chi urla “niente paura, state calmi”, e poi si scopre essere il più pauroso? Siamo tutti quello lì! Nessuna mediazione concessa, l’altro non esiste più. Esiste l’Io che crede di sopravvivere. Vax o no vax davvero vi sentite liberi? Non potremmo unirci nell’idea che ci è toccato in sorte un momento drammatico ma che una coscienza libera e altruista possa essere la sola a salvarci? Per vivere, da millenni, abbiamo imparato a convivere con la morte, le paure e le malattie! Vivere è Convivere è Relazione, non è solo sopravvivere, non è Superstitio.
Vi ricordate Imagine di Jhon Lennon, oggi la canterei così
Immagina se potessimo parlare di vaccini senza attribuirci l’un l’altro le colpe dei morti
Immagina se potessimo parlare di rimedi senza avere le soluzioni in tasca
Immagina se le regole fossero spiegate non imposte nemmeno consigliate
Immagina se potessimo avere un mondo dove c’è sempre posto per te, così come sei, e per me, così come sono.
È facile se ci… proviamoci